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Barolo
Il Castello della Volta

Immediatamente vicino alla cascina della Volta, sorge il Castello della Volta, un’antica roccaforte di proprietà dei Marchesi Falletti, le cui mura racchiudono leggende e misteri tramandati dalla tradizione popolare.

Il castello venne realizzato nel secolo XI da Manfredo di Saluzzo, discendente da Bonifacio del Vasto; prima che Alba se ne impadronisse, appartenne rispettivamente alla famiglia De Braida, ai feudatari di Barolo e, in ultimo, alla famiglia dei marchesi Falletti.

La più recente impennata della sua storia fu a cavallo del 1800, quando venne dapprima ripristinato a residenza signorile e poi trasformato dall’ultima marchesa Falletti come luogo ideale per trascorrere ore tranquille in compagnia di Silvio Pellico.

Terminata la dinastia dei Falletti il castello entrò in una fase declinante, abbandonato a se stesso fino ai giorni nostri, subendo nel 1944 ulteriori danni a causa di alcune cannonate da parte dei tedeschi, nello scenario della seconda guerra mondiale. La sua è stata una storia complicata, sempre al centro di possibili cessione e tentativi di demolizioni, nonché teatro di avvenimenti leggendari.

La più famosa e accreditata leggenda narra che ai primi del 1300, durante una festa in onore dei signori locali, gli ospiti si abbandonarono ad un’eccessiva e incontrollata lussuria: per punizione di tanta scelleratezza … “Dio” fece crollare il soffitto (la volta), di un salone, seppellendo tutti i partecipanti e quando le macerie vennero rimosse, di loro non si trovarono più tracce.

Un’altra leggenda vuole che Satana sia il padrone del castello: c’è chi afferma che fu il Diavolo che volle impossessarsi delle anime di questi peccatori e fece crollare il soffitto seppellendoli. Per impedire che i soccorritori raggiungessero la sala, innalzò un muro altissimo che nessuno riuscì ad abbattere. Da quel giorno il castello venne descritto, nell’immaginario collettivo, come la dimora del Diavolo e nelle notti di Luna piena c’è chi giura di vedere aggirarsi tra le sue mura ombre misteriose. Pare anche che in queste notti, si diano convegno le anime delle vittime del crollo della volta e molti dicono di aver visto numerose ombre, illuminate da candele, raccogliersi sul luogo per assistere alla messa celebrata da un vecchio monaco. Al termine della funzione religiosa vengono spenti i ceri e poi tutto svanisce nel nulla. Anche la torre del castello racchiude un mistero: è tutta chiusa e da tempo immemore nessuno è più riuscito a trovarne l’accesso. Al piano terreno è completamente murata e sotto l’androne d’entrata sono visibili i segni di un tentativo di aprire una breccia nel muro per entrare.

Misterioso e affascinante il castello racchiude mille segreti, mille leggende. Qualcuno parla di “masche” e spiriti inquieti che vagano in cerca di pace, di fantasmi e anime in pena, … e c’è chi afferma che nelle notti di tempesta, quando i lampi squarciano il buio, si odono gemiti e grida e che si scorgono strane fiammelle scorrazzare attraverso le sale.

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